All’interno della settimana armena (Roma, 23-28 marzo) dal titolo
Armenia: metamorfosi fra memoria e identità, è stato presentato il numero speciale della rivista
Religioni e Società, dedicato all’omonimo paese.
Nel seguito, un primo comunicato stampa in cui si fa il punto sui primi due giorni di lavori e sulla presentazione della rivista.
COMUNICATO STAMPA (mercoledì 25 marzo)
Si è conclusa a Roma la seconda giornata del convegno: ARMENIA: METAMORFOSI FRA MEMORIA E IDENTITA’ che ha visto nella mattinata una tavola rotonda dal titolo “1915-2015: Cronologia di uno stallo sociopolitico” presso la Sala Verdi del Complesso del Vittoriano.
L’incontro è iniziato con la proiezione di un interessante documentario sul genocidio armeno prodotto da un gruppo di antropologi e studiosi dell’Associazione PopEye rappresentato dal Presidente Giacomo Dei Rossi: nel filmato vengono intervistati rappresentanti delle istituzioni e della società civile sia armene che turche.
Il Presidente Luciano Violante ha coordinato l’incontro con ottimi spunti di riflessione sul tema della menzogna e della responsabilità civile degli stati nel proteggere i propri cittadini e ha condotto i relatori ad affrontare il tema del centenario del genocidio armeno sotto diverse aspetti: l’ Ambasciatore della Repubblica d’Armenia in Italia, S.E. Sargis Ghazaryan ha affrontato la storia e lo status quo delle relazioni armeno-turche sottolineando la lotta contro il negazionismo e l’impegno per la prevenzione e repressione dei crimini contro l’umanità; il dottor Pietro Kuciukian, fondatore di Gariwo - La foresta dei Giusti, ha illustrato la figura del testimone oculare del genocidio armeno Armin T. Wegner e dei Giusti Turchi; il dottor Enzo Maria Le Fevre Cervini, Direttore del Budapest Centre for the International Prevention of Genocide and Mass Atrocities, ha inquadrato il genocidio armeno nel diritto internazionale attraverso la figura di Raphael Lemkin; il prof. Arthur Atanesyan della facoltà di sociologia dellUniversità Statale di Yerevan ha illustrato alcuni modelli e approcci adottatti dall’attuale società armena nel ricordare e parlare del Genocidio armeno.
Nel pomeriggio, è stato presentato il numero speciale della rivista “Religioni e Società” dedicato all’Armenia che ha visto il prof. Luigi Berzano (Ordinario di Sociologia della Religione, Università di Torino) presiedere i relatori Prof. Enzo Pace (Università di Padova), Arnaldo Nesti (Direttore di Religioni e Società) e Maria Immacolata Macioti (Associazione Italiana di Sociologia AIS-Sociologia della Religione). Il pubblico ha manifestato grande apprezzamento per la viola suonata Maurizio Redegoso Kharitian, che ha offerto al pubblico alcuni brani musicali del celebre Gurdjief, di origini armene, noto per la proposta di un cristianesimo esoterico.
Nella serata, vi era grande attesa per l’anteprima nazionale di THE CUT, in italiano” Il padre” del regista turco Fatih Akin, con la storia di un padre che nella deportazione viene ferito gravemente, perde la moglie e cerca a lungo, nelle terre natali e a Cuba e negli USA, le sue figlie.
A seguire, i diversi incontri che si terranno all’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario in via Milano 76. Non casualmente, visto che in Armenia esistono manoscritti miniati di grande valori: alcuni splendidi esemplari sono esposti alla mostra “Armenia. Il Popolo dell’Arca” al Museo del Vittoriano fino al 3 maggio.
La nota storica Gabriella Uluhogian ed altri illustri relatori parleranno della civiltà armena; seguirà l’incontro sulla storia Armeni in Italia nel quale intervengono l’Ambasciatore S.E. Sargis Ghazaryan, Gerardo Bianco dell’ANIMI, Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia, Katia Scannavini (Università di Roma La Sapienza), Agop Manoukian (sociologo) e Baykar Sivazliyan (Presidente dell’Unione degli Armeni d’Italia) per raccontare i ventidue secoli di relazioni, contaminazioni e integrazione armena in Italia.
Nel pomeriggio, verrà presentato il libro appena uscito nelle librerie “Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno” curato da Fulvio Cortese e Francesco Berti, con le traduzioni di Rosanella Volponi, e la prefazione di Antonia Arslan, con le testimonianze di ebrei sul genocidio armeno.
Attesa per l’incontro di giovedì 26 marzo a Via Caetani 32, su La Storia & le Storie: narrazioni e testimonianze del genocidio armeno” che affronterà il genocidio armeno sotto la lente d’ingrandimento della ricerca storica e delle narrazioni individuali e familiari. Si moltiplicano oggi le testimonianze e i racconti dei protagonisti e dei sopravvissuti, dopo un lungo silenzio, che ha superato a volte una o due generazioni. Parleranno i noti storici Marcello Flores, Marco Impagliazzo, Gabriella Uluhogian, Gianni Tognoni (Segretario Generale Tribunale Permanente dei Popoli), Piero Cavallari (Istituto centrale beni sonori e audiovisivi, Vice Presidente Aiso), Michele Wegner (figlio di Armin T. Wegner), Sonia Bekdemirian (figlia di armeni scampati al genocidio) e la scrittrice di origine armena oggi più nota in Italia, Antonia Arlsan.